DAL REGISTA PREMIO OSCAR DI “MOONLIGHT”, BARRY JENKINS. UN AMORE TRA DUE GIOVANI SI TRASFORMA
IN UN INCUBO QUANDO LUI VIENE ACCUSATO DI STUPRO DA UN POLIZIOTTO RAZZISTA.
Barry Jenkins ritorna con “Se la strada potesse parlare”, terza prova sulla lunga durata del regista premio Oscar di “Moonlight”. Al centro della narrazione, una storia
d’amore, inficiata da incombenze e violenze: ci sono Tish, commessa diciannovenne e Fonny, artigiano.
Il loro piccolo idillio amoroso viene messo in ombra, gettato nel caos, da una falsa accusa di stupro; improvvisamente crollano progetti futuri e certezze. La ragazza si
appoggia alla propria famiglia, con la quale prova a tirar fuori di carcere il ragazzo – fondamentale la figura di un giovane avvocato, bianco, che cercherà di battersi per
la causa. Tra le difficoltà di una Harlem vessata da violenze e soprusi – soprattutto tra etnie differenti, la narrazione di Jenkins va ad imperniarsi su un rapporto viscerale,
tenero, tra due individui cresciuti assieme per anni, improvvisamente riconosciutisi.
Spalla a spalla, dall’infanzia all’adolescenza, il loro rapporto è divenuto quasi organico, le loro vite intrecciate. Mentre Beale Street – la strada dove nacque il jazz e la cultura
black – è muta, lontana dagli avvenimenti di Harlem, si consuma una separazione fisica: quella tra Tish, scopertasi incinta, e Fonny, dall’altra parte del vetro. Loro compito
sarà quello di sopravvivere,cercare soluzioni, mantenersi saldi prima che la tempesta imperversi.
REGIA: BARRY JENKINS – CAST: KIKI
LAYNE, STEPHAN JAMES, PEDRO PASCAL,
ED SKREIN, DAVE FRANCO, DIEGO LUNA,
REGINA KING, FINNWITTROCK, ETHAN
BARRET, MICHAEL BEACH, EMILY RIOS,
AUNJANUE ELLIS, BRIAN TYREE HENRY,
COLMAN DOMINGO, TEYONAH PARRIS
GENERE: SENTIMENTALE, DRAMMATICO
DISTRIBUZIONE: LUCKY RED