Un uomo vuole uccidere tutte le prostiute della sua città. Un thriller affascinante, lucido e metodico che sa intrigare attraverso l’ambivalenza
REGIA DI ALI ABBASI
Il thriller e in particolare il sottogenere relativo agli assassini seriali si arricchiscono con Holy Spider di un esemplare affascinante, che grazie al cinema “ibrido” dell’autore di sensibilità europea Ali Abbasi mescola spunti narrativi familiari al grande pubblico con una proficua esplorazione della misoginia radicata nella società iraniana. Il risultato è un’opera lucida e metodica che non somiglia a nessuno dei suoi ingredienti. Siamo a Mashhad, seconda città più grande dell’Iran e importante sito religioso. Nel 2000, un serial killer locale inizia a
prendere di mira le prostitute per strada, strangolandone diciassette dopo averle attirate una ad una a casa sua. La stampa lo chiama “il ragno”, e tra i giornalisti che coprono il caso c’è Rahimi, una donna che viene da Teheran e si mette sulle tracce dell’assassino. L’uomo si rivelerà essere Saeed Hanaei, ex-militare convinto che Dio gli abbia affidato la missione di liberare la città dalle donne indegne che vendono il proprio corpo. La storia di Saeed Hanaei, che fu poi catturato e giustiziato, è rimasta nota per la trasparenza e l’apertura con cui l’uomo rivendicò i suoi propositi omicidi, e per l’assurdo supporto che i suoi proclami religiosi gli garantirono presso una parte dell’opinione pubblica. Abbasi omaggia questo aspetto di auto-evidenza della storia, spogliando la mitologia cinematografica del serial killer di ogni mistero: il suo Saeed è protagonista del film da subito, tanto quanto l’eroina Rahimi che gli dà la caccia, e prima che i rispettivi sentieri entrino in rotta di collisione c’è tutto il tempo di sviscerare la figura di un uomo tormentato dai traumi della guerra, insoddisfatto della direzione della sua vita, e carismatico nel guadagnarsi l’approvazione della moglie e del figlio prima ancora che degli altri cittadini di Mashhad, pronti a scagliarsi contro il basso valore morale e il cattivo esempio delle prostitute uccise.
Regia: Ali Abbasi
Cast: Zar Amir-Ebrahimi, Mehdi Bajestani, Arash
Ashtiani, Forouzan Jamshidnejad – Genere:
Drammatico, Thriller – Distribuzione: Academy Two