Un dramma erotico ed onesto determinato a scoperchiare il reale desiderio di chi è prigioniero del proprio istinto esplorando la parte più intima e intrinseca di ognuno di noi
SONO LE DINAMICHE DI POTERE E CONTROLLO A PERVADERE IN TUTTO IL FILM, BABYGIRL, GUIDATO DALLA REGIA DI HALINA REIJN, delinea con prospettive disinibite nuove convenzioni Hollywoodiane.
Un dramma erotico che audacemente esplora il potere sessuale tra una donna di successo e un giovane ragazzo. Romy (Nicole Kidman) amministratrice delegata di un’azienda tecnologica a New York, madre di due figlie e sposata con un regista teatrale Jacob (Antonio Banderas), conosce Samuel un nuovo stagista assunto nell’azienda. L’incontro con lo spavaldo Samuel (Harris Dickinson), scoperchia l’intimo vaso di Pandora di Romy, trasformando la relazione clandestina dei due in un affare insidioso.
Babygirl è una danza pericolosa che la regista Reijn cuce con dedizione sui suoi personaggi, la perenne sensazione di rischio che la protagonista vive, in realtà, motiva la donna ad esplorare e conoscere il suo corpo, i suoi desideri.
Il dramma dell’infedeltà interroga e da vita alla parte più vulnerabile del personaggio di Romy, dove lasciandosi alle spalle il ruolo di madre perfetta, moglie perfetta e donna in carriera di successo può finalmente scoprire cosa in realtà ha sempre desiderato, esplorando la sua parte più intrinseca. La soggezione e l’imbarazzo nell’accettare ciò che eticamente è sbagliato, sconvolge l’equilibrio professionale e personale della protagonista ma allo stesso tempo, la guida verso un nuovo percorso di liberazione dalla paura della vergogna. Sicuramente una delle chiavi fondamentali ed essenziali che ha spinto la regista nella realizzazione di questa pellicola thriller è la volontà di portare sul grande schermo la ricerca profonda della donna con il proprio corpo, una libertà che ha punito molto spesso le donne per la loro indipendenza sessuale, Reijn inoltre ha dichiarato una passione per i thriller erotici degli anni ’80 e ’90 da cui è stata influenzata come ad esempio lo scandaloso Basic Instinct del regista Paul Verhoeven. Per contribuire alla realizzazione di un’ambiente confortevole, distruggendo diverse barriere che avrebbero potuto ostacolare la riuscita di Babygirl, la regista è stata affiancata da Lizzy Talbot, una coordinatrice d’intimità.
Vincitrice come migliore attrice alla Mostra del Cinema di Venezia e nominata ai Golden Globe, l’attrice e protagonista Nicole Kidman sta guadagnando, grazie alla sua interpretazione, molteplici recensioni positive; orgogliosa di aver partecipato alla realizzazione di Babygirl e di non aver avuto alcun dubbio nell’impersonare Romy, Nicole dichiara che il film si pone come pretesto per superare i propri tabù, per liberarsi dalle proprie ombre per parlare di segreti più profondi che custodiamo senza rinunciare all’affetto delle persone che amiamo.
BABYGIRL È UNA MONTAGNA RUSSA DI EMOZIONI CHE CAVALCA L’ONDA DELLE PROVOCANTI DINAMICHE DI POTERE E CONTROLLO. LA REGISTA HALINA REIJN PORTA SUL GRANDE SCHERMO IL TEMA CONTROVERSO DEL PIACERE FEMMINILE
Regia: Halina Reijn
Cast: Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas, Jean Reno, Sophie Wilde, John Cenatiempo, Leslie Silva, Anoop Desai, Victor Slezak, Esther McGregor, Vaughan Reilly, Gabriela Torres
Genere: Thriller
Distribuzione: Eagle Pictures