Una donna determinata a combattere le battaglie del suo passato che insegna al pubblico ad accettare le proprie debolezze per farne un punto di forza
Attrice simbolo degli anni Novanta, con il suo fascino e bravura, Demetria Gene Gunyes, conosciuta come demi Moore, nasce in una cittadina del New Mexico. Segnata da un’infanzia turbolenta all’età di 18 anni si sposa con il musicista Freddy Moore, da cui prende il cognome, ma il matrimonio dura solo quattro anni. In quel periodo si avvicina al mondo del cinema apparendo in film come “Choices”, “Blame It on Rio” e “St. Elmo’s Fire”. Nel 1987 sposa l’attore Bruce Willis con cui avrà tre figli e negli anni ’90 grazie anche all’interpretazione del personaggio di Molly in “Ghost”, la partecipazione nei film “A Few Good Men”, “Indecent Proposal” e “Streaptese” diventa una delle icone più ricercate ad Hollywood. Il ruolo più commerciale arriva qualche anno dopo con “Charlie’s Angels 2: Full Throttle” e in questo periodo incontra e sposa l’attore Ashton Kutcher con la quale divorzierà nel 2015.
Prossima all’uscita di “The Substance”, che troveremo nelle sale italiane a partire dal 18 ottobre, Demi Moore interpreta un’attrice che fa i conti con l’avanzare dell’età che, decisa di voler creare una versione più giovane di se stessa, utilizza una droga proveniente dal mercato nero. Un film che rispecchia ciò che ha vissuto in prima persona l’attrice, abbracciando la tematica della bellezza tossica. La stessa Moore con questo ruolo si è messa totalmente in gioco, aprendo le porte di quelle che sono state le sue paure e lotte personali come ad esempio vivere con l’immagine del proprio corpo che cambia in un ambiente che richiede continuamente la “perfezione”. Come precedentemente scritto, le sue battaglie iniziano fin dall’infanzia, figlia di una madre alcolizzata, l’attrice nel corso della sua vita ha dovuto fare i conti continuamente con i fantasmi del proprio passato, proprio per questo Demi Moore, nel 2019 decide di raccontarlo senza censure in un libro biografico dal titolo “Inside out. La mia storia”. Ora a 60 anni l’attrice sente di riuscire a dare il giusto valore sia alle vittorie che alle sconfitte e attraverso il film “The Substance” coglie l’occasione per costruire una nuova visione di armonia con se stessi connettendosi con tutte quelle persone che soffrono la volontà di arrivare ad un’ideale estremo di bellezza che non esiste. L’attrice è anche attiva sul campo della beneficenza e filantropia, in particolare modo concentra il suo tempo su enti legati alla sensibilizzazione del traffico sessuale in tutto il mondo.