Debutterà il 1° luglio su Netflix la nuova commedia romantica balneare scritta da Enrico Vanzina, che si propone al pubblico come un Sapore di mare degli anni Duemila.
Mai nella vita avrei pensato di rimettere i piedi nei territori di Sapore di mare, che per me e Carlo è stato sempre qualcosa di speciale,” dice Enrico Vanzina in apertura dell’incontro stampa avvenuto online con autori e interpreti di Sotto il Sole di Riccione, commedia romantico-balneare sarà disponibile in streaming su Netflix a partire dal 1° luglio, e di cui Vanzina ha firmato soggetto e, con Caterina Salvadori e Ciro Zecca, la sceneggiatura, e di cui è stato anche produttore esecutivo.
Collegati ci sono anche i registi Niccolò Celaia e Antonio Usbergo, meglio noti come YouNuts!, al loro esordio cinematografico; gli altri due sceneggiatori, e poi anche gli interpreti del film, che nel cast mescola veterani come Isabella Ferrari, Andrea Roncato e Luca Ward, con nuove leve emergenti provenienti dal mondo del cinema o delle serie teen come Cristiano Caccamo, Davide Calgaro, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovica Martino, Saul Nanni, Fotiní Peluso, Lorenzo Zurzolo, CLaudia Tranchese e Giulia Schiavo, solo per citarne alcuni.
E però, nonostante la presenza di così tanti personaggi coinvolti del film, non poteva che essere lui, Enrico Vanzina, il re indiscusso della conversazione, e non poteva che cominciare a parlare se non tirando in ballo Sapore di mare, forse ancora oggi il più bello e amato dei tanti film che ha diretto nel corso degli anni col fratello Carlo, e di cui già dal titolo Sotto il sole di Riccione vorrebbe essere una versione aggiornata ai tempi che viviamo..
“Un omaggio a mio fratello Carlo”
“Dopo la morte di Carlo, di cui l’8 luglio sarà il secondo anniversario,” ricorda Vanzina, “mi hanno chiesto di scrivere un film estivo a partire dal titolo della canzone di Tommaso Paradiso. Ci ho pensato un po’ e ho accettato, e questo film è un omaggio a mio fratello, che è stato sempre con me mentre scrivevo.”
La trama di Sotto il sole di Riccione, ridotta all’osso, è alla fine la stessa di Sapore di mare: è la storia di un gruppo di adolescenti che sono in vacanza insieme, e dei loro genitori, con le vicende della comitiva stabile che s’incrociano con quelle dei nuovi arrivati, il tutto all’insegna della più immarcescibile delle passioni: quella amorosa.
“Abbiamo cercato di raccontare cos’è l’estate in Italia dal punto di vista sentimentale,” spiega Vanzina. “Questa è una commedia romantica, è un film che dopo averlo visto vorrebbe farti pensare a com’è bella la vita. Siamo partiti da un’impostazione tradizionale per arrivare al racconto di una generazione, quella dei giovani di oggi, che i sentimenti tende a nasconderli. Dentro ci sono rinascita, speranza, allegria, e perfino malinconia, con un retrogusto leggermente amaro come quello di Sapore di mare. È un film sincero e semplice, sorretto da tanto talento e tanta emozione. L’ho fatto pensato tutti i giorni a Carlo, e penso sia bello: dopo tanti film, penso di potermi permettere di dirlo.”
In più, c’è in questo film un valore sentimentale aggiuntivo, per Enrico Vanzina, dovuto alla presenza di Mediaset nella produzione del film assieme a Netflix e a Lucky Red: “Perché con Mediaset ho iniziato tanti anni fa raccontando i giovani in I ragazzi della 3a C, e oggi sono ancora qui a raccontare quelle cose con loro.”
Musica e attori “sensazionali”
Per Enrico Vanzina “la forza della musica di Sapore di mare era imbattibile, ed è raro per il cinema italiano avere canzoni all’altezza delle storie che raccontano, ma la musica di Tommaso è straordinaria e mi ha dato la forza di accettare questa sfida.” E a chi gli chiese se si possa considerare Sotto il sole di Riccione un musicarello contemporaneo risponde di sì, “a patto che con il termine ‘musicarello’ si intenda qualcosa di positivo, e non dispregiativo.”
Ma, dopo aver lodato il “grandissimo talento” degli YouNuts!, Vanzina ha voluto sottolineare come “in questo film c’è qualcosa di sensazionale, e sono gli attori, che poi sono le cose che rimangono di un film. I ragazzi di Sotto il sole di Riccione,” dice, “faranno strada sicuramente, e sarà una grande soddisfazione per tutti noi.”
La vita sono 20 estati utili
Come già aveva fatto in passato in numerose interviste, e a maggior ragione a proposito di questo film, Enrico Vanzina ha voluto ricordare l’insegnamento ricevuto anni fa dallo sceneggiatore Leo Benvenuti. “Uscendo dall’ufficio dove stavamo scrivendo assieme I Mitici, Leo disse ‘la vita sono 20 estati utili’, e aveva ragione.” Poi, citando un intervento di Isabella Ferrari, che aveva detto “La cosa più bella è innamorarsi nel mese di agosto”, Enrico Vanzina ha ribadito come Sotto il sole di Riccionevoglia essere un inno alla vita, e alla speranza nel domani. “I ragazzi di oggi si autoflagellano troppo,” dice. “In fondo questo film vuole dire che nonostante tutto anche oggi, come negli anni Ottanta, per loro tutto il possibile, e il futuro che li aspetta può essere bellissimo.”