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Il kolossal con Pierfrancesco Favino racconta una storia vera, quella del comandante Salvatore Todaro

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Comandante di Edoardo De Angelis è stato il film di apertura in concorso del Festival di Venezia 2023 con protagonista Pierfrancesco favino nel ruolo del comandante Salvatore Todaro, arriva finalmente nelle sale distribuito da 01 Distribution.


Da domani, martedì 31 ottobre, sarà possibile ripercorre sul grande schermo la storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini durante la Seconda guerra mondiale. “Considerato un vero e proprio kolossal bellico, “Comandante” lancia una sfida agli action movie di guerra internazionali, in particolare quelli ambientati appunto nei claustrofobici spazi di un sommergibile.

 

15 milioni di euro di budget. Uno scafo in acciaio lungo73 metri copia pressoché autentica del Cappellini. 150 tavole da disegno che hanno restituito ogni dettaglio e particolare del sommergibile. Sono solo alcuni dei numeri del film Comandante. Ma la forza della pellicola non è soltanto nella matematica. Edoardo De Angelis, insieme a Sandro Veronesi che ha scritto la sceneggiatura ci hanno messo il cuore. Il risultato è un’opera che senza retorica cerca di spiegare il senso della famosa frase pronunciata da Totaro

Siamo nell’’ottobre del 1940, il sommergibile Cappellini naviga nelle acque dell’Oceano atlantico. Improvvisamente si palesa il Kabalo, un mercantile di nazionalità belga carico di materiale bellico destinato all’Inghilterra, che apre il fuoco contro l’equipaggio italiano. Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.

 

Comandante, per stessa ammissione dei produttori, del regista e dello sceneggiatore, è un progetto inedito nella nostra cinematografia per sforzo produttivo, per complessità. La ricerca strenua di un realismo, rivendicata dagli ufficiali che hanno operato come trait d’union tra Marina e set cinematografico, è stata la condizione irrinunciabile di un film che non voleva essere né retorico né epico, ma rievocazione storica in senso fedele.

COM’È MORTO SALVATORE TODARO

Nel novembre 1941 Todaro passa al servizio della X Flottiglia MAS, che non è ancora diventata l’efferata pattuglia che rastrellerà ebrei e partigiani italiani dopo l’8 settembre 1943. Con la X Flottiglia MAS prende parte al blocco del porto di Sebastopoli nel Mar Nero, contro le forze della marina sovietica. Di ritorno nel Mediterraneo dopo questa spedizione, Salvatore Todaro muore all’età di 34 anni durante un attacco al porto tunisino di Bona. Raggiunto nel sonno da una raffica di mitraglia sparata da uno Spitfire inglese, esattamente come aveva predetto. Nel corso della sua carriera aveva ottenuto una Medaglia d’Oro, tre Medaglie d’Argento e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.

 

 

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