Straordinariamente scioccante e profondamente straniante il nuovo film di Jonathan Glazer che lascerà tutti a bocca aperta senza distinzioni d’età in arrivo al cinema
Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso”, questo ha dichiarato il regista inglese cresciuto in una famiglia ebraica londinese Jonathan Glazer citando più e più volte Hannah Arendt e il suo libro-manifesto La banalità del male. Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Martin Amis, La Zona d’interesse – premiato al Festival di Cannes e con ben nove candidature ai BAFTA – è la storia di una famiglia tedesca
apparentemente normale che vive, in una bucolica casetta con piscina, una quotidianità fatta di gite in barca, il lavoro d’ufficio del padre, i tè della moglie con le amiche, le domeniche passate a pescare al fiume, insomma una
vita perfetta. Peccato che l’uomo in questione sia Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e la deliziosa villetta con giardino in cui vive con la sua famiglia in una surreale serenità sia situata proprio al confine con
il campo di concentramento, a due passi dall’orrore, così vicino e così lontano. A dieci anni di distanza da Under the Skin, acclamato universalmente come una delle opere che ha meglio colto le inquietudini della contemporaneità, Jonathan Glazer si ripresenta con la trasposizione di un libro ben conosciuto: un film ambizioso e collocato in un’epoca storica tristemente nota, quella degli anni ’40 e della messa in atto della Soluzione Finale da parte dei nazisti.
Appare piuttosto chiaro fin da subito come non sia la ricostruzione storica a interessare il cineasta, bensì la messa in scena di una situazione paradossale, talmente estrema da trasformarsi in un laboratorio di analisi della banalità del male e della separazione tra percezione soggettiva e realtà oggettiva.
Regia: Jonathan Glazer
Cast: Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph Herforth, Max Beck, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Lilli Falk, Wolfgang Lampl
Genere: Drammatico, Storico, Guerra
Distribuzione: I Wonder Pictures
