UN FILM COSTRUITO ALLA GLORIA DELLA CARTA STAMPATA E DEL CINEMA ANALOGICO.
È il decimo film del cineasta ed è stato definito una “lettera d’amore al giornalismo e ai giornalisti”. Un monumento alla grazia con un flusso ininterrotto di dialoghi e una parata di grandissimi attori.
ARTHUR HOWITZER JR., FIGLIO DEL FONDATORE e proprietario del quotidiano “The Evening Sun” di Liberty (Kansas), ha convinto anni prima il padre a finanziare un supplemento domenicale e ha installato la redazione a Ennui-sur-Blasé. Espatriata in Francia, “Picnic” diventa “The French Dispatch” e copre ‘con stile’ la cronaca del paese. Perché intorno alla sua scrivania,
Horowitzer Jr. ha raccolto i migliori giornalisti del suo tempo. Archeologi del quotidiano, ‘inseguono’ su campo il soggetto che gli è stato assegnato: una contestazione studentesca che volge in idillio, l’indagine di un commissario sulla pista dei rapitori di suo figlio, un artista psicotico e galeotto innamorato della sua secondina, il necrologio di Arthur Howitzer Jr, che ha posato la penna. E l’ultimo numero sarà un’antologia di articoli, i migliori, dedicata a lui. Si stampi.
The French Dispatch è una collezione di storie ‘adattate’ dalla gazzetta diffusa nella città immaginaria di Ennui-sur-Blasé. Un album di ‘figurine’ e figuranti nobili ma fissi.
Come in un vero giornale, i registri (cronaca nera, necrologi, società, cultura, cucina…) si succedono compulsivamente, inciampando sul colore, il bianco e nero, il romanzo grafico. L’iperattività del racconto, la sua messa in scena, la composizione dei quadri, la costruzione dei décor, qualche volta si fa estenuante, riducendo la storia a un pretesto, perché The French Dispatch spinge il patchwork più lontano, con le sue piccole storie incastonate, concepite come tanti capitoli visivi, meticolosamente realizzati a colori o a disegni animati. Il nuovo attesissimo film di Wes Anderson , come si evince è ambientato nella redazione di un (immaginario) settimanale americano con sede in una piccola cittadina francese. Appartengono alla redazione del French Dispatch Bill Murray nei panni del direttore Arthur Howitzer Jr., i redattori interpretati da Elisabeth Moss, Tilda Swinton, Fisher Stevens, Griffin Dunne e il ritrattista Herbsaint
Sazerac, che ha il volto di Owen Wilson.
Nel cast del film anche Adrien Brody nel ruolo di un mercante d’arte di nome Julian Cadazio, Jeffrey Wright come Roebuck Wright, un giornalista gastronomico del Sud degli Stati Uniti, e Benicio del Toro insieme a Léa Seydoux, rispettivamente l’artista Moses Rosenthaler in carcere con ergastolo e la sua guardia carceraria Simone, nonché musa ispiratrice. La pellicola, presentata al festival di Cannes dove ha ricevuto 9 minuti di standing ovation, porta ancora una volta sullo schermo lo stile surreale ed ironico di Anderson, declinato stavolta nel racconto
del microcosmo di una redazione giornalistica.
Un omaggio ai giornali e a quel mondo della carta stampata fatto di passione, idee e lavoro di squadra. Un inno al giornalismo come testimone dei grandi eventi storici ma anche come protagonista nel racconto di notizie più piccole ma non per questo meno interessanti. I professionisti del French Dispatch, una volta deceduto il loro direttore, decidono di realizzare un’edizione commemorativa del settimanale riprendendo alcuni degli articoli più celebri pubblicati negli anni precedenti. Tra questi il racconto delle proteste studentesche del ’68, la vicenda di un’artista condannato all’ergastolo per omicidio e l’inchiesta sul rapimento di uno chef.
Regia: Wes Anderson
Cast: Timothée Chalamet, Saoirse Ronan,
Elisabeth Moss, Léa Seydoux, Bill Murray,
Willem Dafoe, Christoph Waltz, Tilda Swinton,
Benicio Del Toro, Frances McDormand,
Rupert Friend, Owen Wilson, Adrien Brody,
Alex Lawt her, Anjelica Huston, Fisher Stevens,
Jeffrey Wright, Jason Schwa rtzman, Henry
Winkler, Lois Smith, Griffin Dunne – Genere:
Commedia – Distribuzione: Walt Disney Pictures